La cellulite , in ambito medico definita pannicolopatia-edomato-fibro-sclerotica, non è un inestetismo superficiale, ma rigurda gli strati più profondi della pelle.
Le zone colpite ( glutei, cosce, addome e fianchi) presentano degli avvallementi e dei rigonfiamenti più o meno evidenti inoltre sono particolarmente sensibili all'azione degli ormoni sessuali femminili (estrogeni) che tendono a far ritenere i liquidi e a far accumulare grasso.
La pelle è l'organo più esteso del corpo umano, forma una barriera prottetiva da ogni agente che si trova all'esterno ma al contempo permette il contatto diretto con l'esterno.
E' formata da 3 strati:
- il più esterno, sottilissimo, l'epidermide privo di vascolarizzazione,
- uno strato sottostante ( 2- 3 mm) detto derma formato da una impalcatura di sostegno di tessuto connettivale ricco di elastina e collagene in cui sono presenti i vasi sanguigni, le innervazioni , le ghiandole sudoripare e sebacee, i follicoli piliferi e il muscolo del pelo.
- un terzo strato più profondo detto ipoderma costituito come il precedente da tessuto connettivo che fa da sostegno a numerose cellule adipose che sono predisposte alla sintesi dei grassi; questo tessuto per la tipologia cellulare svolge una duplice funzione di riserva energetica (per la presenza degli adipociti) e di isolante termico e di cuscinetto ( per la presenza del tessuto connettivale).
Nel tessuto sottocutaneo (ipoderma) si trovano le cellule adipose (adipociti) riuniti in gruppi detti lobuli, separati da lamelle verticali (retinacoli) circondati da tessuto connettivo altamente vascolarizzato; tale vascolarizzazione permette gli scambi di gas, nutrienti e scorie metaboliche tra gli adipociti e il sangue.
Nella formazione della cellulite, le cellule adipose giocano anch’esse un ruolo importante; il loro normale metabolismo può incepparsi in relazione ad uno squilibrio alimentare dovuto da una dieta ricca di grassi e zuccheri e da una vita sedentaria determinando un accumulo anomalo di grassi e quindi un aumento delle riserve di grasso nel nostro organismo( gli adipociti ricevono dal sangue i grassi provenienti dalla dieta, quelli sintetizzati dal fegato e a sua volta cede acidi grassi per fornire energia necessaria all’organismo).
A livello sottocutaneo gli adipociti , gonfi di grasso, aumentano di volume, necessitano di più spazio e cominciano ad espandersi verso l’alto perché presenti i retinacoli, modificando l’aspetto della pelle che diventa ondulato.
Oltre ad una alterazione del volume della cellula, essa è determinata una alterazione degli scambi tra vasi e tessuti, con conseguente accumulo di liquido nello spazio fra le cellule ( edema interstiziale) derivato da una alterazione del microcircolo venoso e linfatico ( aumento della permeabilità capillare e linfatica)con accumulo delle tossine e di liquido all’interno degli adipociti -che si trovano nell’ipoderma - che a sua volta tendono a rigonfiarsi. Per questo motivo la cellulite non è un inestetismo della pelle che colpisce solo le donne in sovrappeso ma anche quello normopeso.
Successivamente a questa fase, fa seguito una risposta del connettivo che va incontro a fibro-sclerosi. Si formano dei micro-noduli, cioè gruppi di 30-100 adipociti incapsulati da fibre connettivali che confluiscono a formare noduli più grandi, palpabili e visibili a occhio nudo ( la cosiddetta pelle a materasso).
|