Si distinguono 3 fasi o stadi di evoluzione di questo disturbo.
Esaminiamo le caratteristiche di ciascuno.
PRIMO STADIO
cellulite edematosa
E’ causata da un ristagno di liquidi nell’organismo.
Cattive abitudini come la vita sedentaria, il fumo, un consumo eccesivo di alcool, stress, una dieta sbilanciata determinano una riduzione dello smaltimento delle tossine per rallentamento della circolazione venosa e linfatica.
La perdita di tonicità dei tessuti anche dovuto da una cattiva alimentazione povera di frutta e verdura aumenta la permeabilità capillare venosa e linfatica, con conseguente edema interstiziale e ristagno di liquidi e tossine nel tessuto adiposo sottocutaneo.
Si notano in questa fase edemi localizzati nella parte inferiore del corpo ( cosce, gambe , caviglie) e si comincia ad avvertire un senso di pesantezza agli inferiori.
La pelle perde compattezza ed elasticità.
Per eliminare la cellulite a questo primo stadio è necessario eliminare i liquidi ristagnanti attraverso un’azione di depurazione e drenaggio profondi e rinforzare le pareti dei vasi.
SECONDO STADIO
cellulite fibrosa
E’ una evoluzione dello stadio precedente. Il tessuto connettivo sempre a livello dell’ipoderma subisce delle alterazioni che portano alla formazione di noduli adiposi.
I gonfiori dello stadio precedente ora si accentuano e la pelle nelle zone colpite appare spenta, pinzandola compare la caratteristica granulosità della “buccia d’arancia”.
Questo tipo di cellulite è più diffusa dopo i 30 anni di età e nelle donne con sensibilità ormonali e disequilibri della flora batterica intestinale.
E’ uno stadio intermedio ed è necessario per fermare l’evoluzione del processo, intervenire depurando l’organismo liberandolo dalle tossine; sciogliendo i primi accumuli adiposi; restituendo tonicità ai tessuti.
TERZO STADIO
cellulite sclerotica
In questa fase la ritenzione dei liquidi, l’inefficace eliminazione delle tossine e la formazione di noduli a livello del tessuto adiposo sono al loro punto più grave.
Le fibre elastiche del connettivo cedono e la pelle presenta, nelle zone colpite, molti avvallamenti.
Il tessuto adiposo diventa sempre più duro e compatto e i flussi sanguigno e linfatico sono fortemente rallentati. Comprimendo le zone colpite, si proverà dolore poiché le terminazioni nervose vengono compresse.
Si verifica in questo stadio una notevole sofferenza ai tessuti e compaiono segni evidenti di insufficienza venosa e linfatica, come gonfiori alle caviglie, vene dilatate e capillari rotti.
La pelle è fredda, molle e senza tono per una scarsa irrorazione sanguigna e quindi ossigenazione dei tessuti.
In questo stadio il problema è ancora reversibile, ma se non si interviene, diventa cellulite conclamata difficile da eliminare. |